È il minuto 68 della finale playoff H.C. Bra – Amsicora quando Massimo Lanzano spedisce alle spalle di Manca il corto decisivo, quello che vale il 2-1 in favore dei cuneesi, quello con cui viene scucito lo scudetto dal petto dell’Amsicora per tornare in quello dei gialloneri.
I pronostici della vigilia sono stati rispettati, con la prima e la seconda in classifica a giocarsi la finale playoff, ma nessuno avrebbe immaginato che sarebbe stata così difficile per l’Amsicora e per il Bra superare rispettivamente Suelli e Roma. All’Augusto Lorenzoni i gialloneri vanno sotto 3-0 nel primo tempo, nella ripresa schiacciano i capitolini nella propria metà campo e, trascinati da Massimo Lanzano autore di una tripletta, agguantano il 4-3 finale con un corto a tempo scaduto. I ragazzi di Roberto Carta hanno la meglio sui trexentini solo agli shoot out al termine di una partita roccambolesca iniziata malissimo e finita peggio. Dopo dieci minuti Giglio e compagni sono già sul doppio vantaggio. La reazione dei verdi porta al sorpasso prima della fine del primo tempo grazie ad Agabio, Angius e Murgia che, all’inizio della ripresa, concede il bis per il 4-2. Poco dopo botta e risposta tra le due squadre con Asuni che risponde al corto suellese: siamo 5-3. Il doppio vantaggio, unito alla superiorità numerica, fa rilassare l’Amsicora, che pensa ormai alla finale dell’indomani, ma il Suelli reagisce orgogliosamente e prima dimezza lo svantaggio su rigore, poi acciuffa il pari su corto, riaprendo una gara che sembrava chiusa e trascinandola agli shoot out. Qui l’Amsicora fa valere la maggior freschezza, con Tomàs Bettaglio, Giaime Carta e Matteo Agabio lucidissimi nella trasformazione e Marcello Manca che prende anche le mosche. Finisce 3-0 la serie di shoot out. La finale è quella annunciata: H.C. Bra – S.G. Amsicora
L’indomani in finale l’Amsicora non si fa intimorire dall’ambiente ovviamente a favore dei padroni di casa del Bra e gioca una grande partita, nonostante l’assenza di Agustin Bettaglio, infortunatosi nella semifinale contro il Suelli. Le gambe girano a dovere e in campo c’è un gruppo unito e compatto, un gruppo che renderebbe orgoglioso qualsiasi allenatore. La conseguenza di tutto ciò è il vantaggio firmato da Davide Lugas con una spizzata che batte Ladini. Il Bra si butta in avanti alla ricerca del pari, trovato proprio sul finire di tempo con il rovescio chirurgico di Perelli. Nella ripresa l’Amsicora soffre di più le sortite offensive dei gialloneri, ma si difende con ordine senza mai dare l’impressione di essere in affanno. Fino al fatidico minuto 68, a un corner corto che tante volte è stata delizia per l’Amsicora, un corto che a Bra si trasforma in croce per il gol di Massimo Lanzano. Manca troppo poco alla fine per abbozzare un assedio e il suono della sirena spegne i sogni Scudetto dell’Amsicora. Il titolo torna al Bra dopo un anno. Un tricolore senz’altro meritato per quanto fatto vedere durante tutta la stagione e per quanto fatto vedere in questa final four, con i gialloneri sempre passati in svantaggio e sempre capaci di recuperare, aiutati da giocatori di livello internazionale che fanno la differenza. Per la squadra del Presidente Dedoni la consapevolezza di essere un gruppo solidissimo, composto prevalentemente da ragazzi nati e cresciuti all’Amsicora e a cui vanno sicuramente gli applausi per la stagione disputata, per il secondo posto finale che assicura un posto in Europa anche nel 2015 e per aver dato vita, insieme al Bra, a una finale che fa ben sperare per il futuro dell’hockey nostrano. Una partita che, per intensità, carattere, voglia e correttezza rappresenta lo spot migliore per l’hockey su prato italiano.
Grande applausi anche per i tifosi dell’Amsicora, accorsi a Bra per stare vicino alla squadra. Una tifoseria che sicuramente avrebbe meritato tutt’altro epilogo per la passione dimostrata e per la vicinanza alla squadra anche dopo la fine della partita.
La stagione dell’Amsicora tuttavia non è ancora finita. Ora la testa va all’Euro Champions Trophy che si disputerà dal 6 al 9 giugno. Una manifestazione che l’Amsicora giocherà da padrona di casa e nella quale bisognerà abituarsi ai ritmi diversi e a giocare quattro partite in quattro giorni, visto che, nonostante tutto, nel 2015 saranno ancora Amsicora e Bra a rappresentare l’Italia in Europa.
Una menzione speciale per Federico Ardito, che a Bra dice basta all’hockey giocato. Lo fa nel migliore dei modi, conquistando il titolo di capocannoniere dei playoff. Lo fa tra gli applausi di tutti coloro che amano questo sport. Un grandissimo atleta e una grandissima persona, che si è meritato il rispetto di tutti, avversari e compagni. I giocatori dell’under14 di tutta Italia, presenti a Bra per giocarsi la finali nazionali di categoria, hanno avuto modo e occasione di ammirare un giocatore per loro deve rappresentare un modello di sport.
26/05/2014 – Carlo Buccoli
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