Un’Amsicora da incorniciare quella vista contro la Tevere, non solo per il risultato finale ma per quanto mostrato in campo da Mureddu e compagni.
Gioco e spettacolo, con alcuni colpi di alta scuola, hanno deliziato il pubblico presente sugli spalti.
Primo quarto che scivola via senza azioni degne di nota. Squadre “corte e accorte” che si controllano a vicenda, con un leggero predominio dell’Amsicora nel possesso palla.
Secondo quarto che si apre con l’Amsicora subito in avanti. Dopo un tentativo di Davide Giuliani, arriva il primo corner corto per i verdi. Il tiro di Carta è respinto dalla difesa ospite.
Si viaggia su ritmi sostenuti ma il gioco ristagna a centrocampo. Entrambe le squadre non trovano i varchi giusti, le difese fanno buona guardia e i due estremi difensori restano praticamente inoperosi.
All’intervallo lungo il risultato è ancora fermo sullo 0 a 0.
Al 3’ minuto della ripresa grande azione di contropiede di Lai che si invola sulla tre quarti, entra in area e spara addosso al portiere avversario. È la prima azione da rete della partita.
Un minuto dopo Manca si infortuna ed è costretto a lasciare temporaneamente il terreno di gioco. Al suo posto capitan Mureddu indossa la pettina da portiere.
Proprio il capitano amsicorino, in un’uscita laterale per difendere una pallina all’interno dei ventidue, colpisce involontariamente al volto il n. 11 ospite Walid Metwaly, che a sua volta deve uscire dal campo per le cure mediche.
Al 9’ bella azione di Asuni, che ruba palla sulla destra e serve Giustini. Il suo tiro è neutralizzato dalla difesa capitolina.
Sul capovolgimento di fronte occasionissima per la Tevere, che va vicina alla segnatura con una spizzata sotto porta deviata d’istinto in lungo da Manca.
Al 12’ arriva il primo corto per i romani. Il tiro è respinto dal portiere di casa ma Mignardi è lesto a ribattere in rete.
1 a 0 per la Tevere.
Due minuti dopo altro corto per i capitolini. Tiro secco di Corsi che si insacca alla sinistra di Manca. È il raddoppio; l’uno-due dei romani è micidiale.
Il terzo quarto si chiude così col vantaggio ospite per 2 a 0.
In avvio di ultimo quarto l’Amsicora guadagna il suo secondo corto.
Stavolta Carta tira un drag flick che è un’autentica sassata che si va ad insaccare sotto la traversa.
È il 2 a 1.
Pochi attimi dopo i padroni di casa guadagnano un altro corto. Stavolta il tiro di Carta è alto.
Intorno al minuto 10 del mini tempo il capolavoro di Davide Giuliani, che si porta avanti la pallina in palleggio dentro l’area avversaria, si beve tre difensori e sferra un rovescio sul quale l’estremo difensore ospite non può far nulla. Il pubblico presente va in visibilio, a cominciare da mamma e papà Giuliani.
È la rete del pareggio amsicorino.
Un minuto dopo nuovo corto per l’Amsicora e ancora un sontuoso drag flick di Carta gonfia la rete avversaria.
Risultato completamente ribaltato: 3 a 2 per i padroni di casa.
Qualche minuto dopo arriva il 4 a 2 ad opera di Angius, a conclusione di una magnifica azione dell’altro Giuliani, Lorenzo, che ruba palla sulla destra e serve il compagno ben appostato al limite dell’area. Portiere a sedere e tiro di rovescio in rete. Se non è apoteosi questa, poco ci manca.
Sul finale di partita doppio rosso all’indirizzo di Asuni e Asborno per reciproche scorrettezze.
Tevere cinica al cubo, come solo le grandi squadre sanno fare. Ha avuto tre chiare occasioni da rete e due le ha mandate a buon fine.
Ma di fronte c’era un’Amsicora come non si vedeva da tempo a Ponte Vittorio. Tutti gli uomini agli ordini di Roberto Carta hanno risposto nel migliore dei modi alla chiamata del coach.
La cosa che più di tutte ha impressionato è la voglia di lottare su ogni singola pallina, concedendo il minimo sindacale agli avversari e non mollando nel momento più critico dell’incontro, quando per la Tevere sembrava ormai fatta.
Andare sotto di due reti nel terzo quarto e realizzarne quattro di fila nello spazio degli ultimi 15 minuti è una prova di forza, oltre che di carattere.
Altro aspetto positivo il bel gioco. Giropalla, pressing in ogni parte del campo con frequenti raddoppi e recuperi-palla, segno di grande condizione atletica, tutto ha funzionato a meraviglia.
Alla base di questo dedizione e impegno negli allenamenti e una massiccia dose di umiltà.
L’Amsicora c’è.
Non è tempo di cullarsi sugli allori, però.
Domani alle 12 secondo impegno del weekend col Cus Pisa. Altro giro, altra corsa.
08/10/2017 Luigi Rocchigiani -S.G. Amsicora-
Sport: